Corpo Nobiliare Italiano

CORPO NOBILIARE ITALIANO -(CNI)

F O R U M


Per usufruire del Forum, basta semplicemente inviare i vostri commenti compilando il modulo di cui pag. http://www.corponobiliareitaliano.it/?p=contatti

Il W.M. dopo le opportune verifiche pubblicherà le vostre domande e risposte.

LA SEGRETERIA


04.01.2021

Giorno, complimenti per il Forum.

Ci voleva.

F.L.


05.01.2021

Salve, finalmente un CNI conforme ai criteri dello stato Italiano.

A.C.


06.01.2021

Sera a tutti i fruitori!!

Onore alla delegazione Sarda del vecchio CNI di cui il sito www.corpodellanobiltaitaliana.it

che ha fondato questo CNI

L.L.


07.01.2021

Il presente Corpo Nobiliare Italiano è un associazione culturale, fondata con statuto notarile da alcuni gentiluomini, con sede a Roma, in piena sintonia coi riconoscimenti emanati dallo stato italiano.

Di cui pag. ttp://www.corponobiliareitaliano.it/?p=chisiamo

L.P.



07.01.2021

La sola, unica, associazione composta dalle casate italiane il cui status storico sia stato ufficialmente riconosciuto dal Regno d’Italia e dall’attuale Repubblica Italiana, queste ultime attraverso la cognomizzazione del rispettivo predicato nobiliare sulla carta di identità, nonché sul Registro Anagrafico Italiano, acquisendo dunque carattere di ufficialità per l’attuale ordinamento giuridico, nella certezza di tutela dei diritti sanciti dal secondo comma della XIV disposizione transitoria e finale dell’attuale Costituzione Repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 valgono come parte del nome.

G.P.

http://www.corponobiliareitaliano.it/?p=chisiamo


07.01.2021

Salve, ne faccio parte anch’io.

Le famiglie nobili italiane, possono dunque contare sulla certezza dei diritti tutelati dalla Costituzione della Repubblica Italiana, diritti ripresi anche dalla Suprema Corte di Cassazione (S.U. 20 maggio 1965 n.986 e 987, Cass. 18 dicembre 1963 n.3189).

Disposizione sancita anche da Cfr. Cass. SS.UU. 06/04/1964 n. 751.  La sentenza di Cass. civ. 07/03/1991, n. 2426.

I predicati nobiliari sono quindi funzione sociale di elemento distintivo dell’identità delle famiglie nobili, utili a evitare confusione con altri soggetti (sentenza 10936/1997 della Corte di Cassazione), diritto che trova fondamento anche nell’art. 2 della Costituzione repubblicana; art. 7 c.c. i che infatti tutelano i diritti inviolabili dell’uomo nella complessa unitarietà e di tutte le sue componenti, e dunque sia come singolo, sia, appunto, nelle formazioni sociali in cui si svolge la sua personalità.

Anche il Consiglio di Stato – Sezione I, del 12 aprile 2012 n. 1783, ha confermato che i predicati nobiliari servono per meglio identificare una persona o un gruppo familiare che ha goduto di nobiltà legata all’intestazione di un feudo.

Dottrina espressa anche da

Corte cost. 3 febbraio 1994, n. 13.

Cass. Civ., n. 2426 del 7-3-1999.

Cass. Civ. n. 10936 del 7-11- 1997.

Cass. Civ. n. 2361 del 1978; n. 2426 del 7-3-1991).

Cons. Stato Sez. I 17/03/2004 n. 515.

Cfr. SS.UU. sent. n. 935 del 24/03/1969.

Cfr. Trib. Catania n. 3786 del 02/10/1998.

S.A.



07.02.2021

Giorno, ma che differenza c’è tra il CNI di cui pag. www.corpodellanobiltaitaliana e il CNI di cui pag. Www.corponobiliareitaliano.it

??

Grazie

L.P.



08.02.2021

Rispondo a L.P.

La differenza c’è tra il CNI di cui pag. www.corpodellanobiltaitaliana e il CNI di cui pag. www.corponobiliareitaliano.it

è abissale.

Infatti:

1)-Il CNI di cui iI, sito www.corponobiliareitaliano.it

E’ in piena sintonia con le leggi e regolamenti dello stato Italiano, riconoscendo I predicati dei titoli nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 (come sancito dalla costituzione.

Invece il CNI (che in realtà si chiama ASSCOAZOONE NAZIONALE CORPO DELLA NOBILTA’ ITALIANA), quindi A.N.C.N.I. riconosce solo I provvedimenti del Regno d’Italia, ma non della Repubblica (erroneamente).

Grazie

L.P.



08.02.2021

Salve.

Infatti il CNI ufficiale è quello di cui la pag. www.corponobiliareitaliano.it

dato che riconoscono I provvedimenti della Repubblica Italiana, e scrivono:

Nella carenza di tutela dei diritti nobiliari da parte dello Stato Italiano, sancita dalla Costituzione della Repubblica, un gruppo di gentiluomini il 3 marzo 1957 costituì il Corpo della Nobiltà Italiana, ente privato che avesse per fine l’accertamento dei diritti storici dei nobili italiani e la loro diritti.

A.D.



09.02.2021

Vero!!

No c’è proprio dubbio!!!

Salve.

Il CNI ufficiale è quello di cui la pag. www.corponobiliareitaliano.it

dato che riconoscono i provvedimenti della Repubblica Italiana, e scrivono:

Art. 1)-Il presente Corpo Nobiliare Italiano è un associazione culturale, fondata con statuto notarile da alcuni gentiluomini, con sede a Roma, in piena sintonia coi riconoscimenti emanati dallo stato italiano.

Un associazione composta dalle casate italiane il cui status storico sia stato ufficialmente riconosciuto dal Regno d’Italia e dall’attuale Repubblica Italiana, queste ultime attraverso la cognomizzazione del rispettivo predicato nobiliare sulla carta di identità, nonché sul Registro Anagrafico Italiano, acquisendo dunque carattere di ufficialità per l’attuale ordinamento giuridico, nella certezza di tutela dei diritti sanciti dal secondo comma della XIV disposizione transitoria e finale dell’attuale Costituzione Repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 valgono come parte del nome.

La Repubblica Italiana tutela quindi attualmente lo status storico-sociale delle famiglie nobili italiane, da abusi e usurpazioni, oltre che essere un formale riconoscimento nobiliare goduto storicamente dalle casate italiane di origine feudale.

I Predicati nobiliari sono chiariti nel D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 641 che indica il predicato feudale come il nome di antico feudo o possesso territoriale che si unisce al titolo nobiliare.

Le famiglie nobili italiane, possono dunque contare sulla certezza dei diritti tutelati dalla Costituzione della Repubblica Italiana, diritti ripresi anche dalla Suprema Corte di Cassazione (S.U. 20 maggio 1965 n.986 e 987, Cass. 18 dicembre 1963 n.3189).

Disposizione sancita anche da Cfr. Cass. SS.UU. 06/04/1964 n. 751.  La sentenza di Cass. civ. 07/03/1991, n. 2426.

I predicati nobiliari sono quindi funzione sociale di elemento distintivo dell’identità delle famiglie nobili, utili a evitare confusione con altri soggetti (sentenza 10936/1997 della Corte di Cassazione), diritto che trova fondamento anche nell’art. 2 della Costituzione repubblicana; art. 7 c.c. i che infatti tutelano i diritti inviolabili dell’uomo nella complessa unitarietà e di tutte le sue componenti, e dunque sia come singolo, sia, appunto, nelle formazioni sociali in cui si svolge la sua personalità.

Anche il Consiglio di Stato – Sezione I, del 12 aprile 2012 n. 1783, ha confermato che i predicati nobiliari servono per meglio identificare una persona o un gruppo familiare che ha goduto di nobiltà legata all’intestazione di un feudo.

Dottrina espressa anche da

Corte cost. 3 febbraio 1994, n. 13.

Cass. Civ., n. 2426 del 7-3-1999.

Cass. Civ. n. 10936 del 7-11- 1997.

Cass. Civ. n. 2361 del 1978; n. 2426 del 7-3-1991).

Cons. Stato Sez. I 17/03/2004 n. 515.

Cfr. SS.UU. sent. n. 935 del 24/03/1969.

Cfr. Trib. Catania n. 3786 del 02/10/1998.

Le famiglie che hanno dunque goduto di un titolo nobiliare di origine feudale, possono richiedere alla magistratura ordinaria l'aggiunta del loro predicato nobiliare al cognome, dimostrando con documenti storici di averne diritto.

Tale diritto viene applicato dalla magistratura della Repubblica Italiana, con sentenza detta di "cognomizzazione" del predicato nobiliare.

Il predicato nobiliare come tale passa quindi a tutta la discendenza, e viene formalmente trascritto sulla carta di identità e sul Registro Anagrafico dello Stato Civile dell’avente diritto.

Per la Repubblica Italiana, sono dunque riconosciuti nei loro diritti famigliari, sociali, e storico-nobiliari, solo quei casati che hanno ottenuto sulla carta di identità la cognomizzazione del predicato nobiliare spettante, che viene quindi tutelato dallo stato da abusi o usurpazioni, quale patrimonio storico delle casate, nonché quale prova provata di appartenenza allo status storico -nobiliare italiano.

A.D.



10.02.2021

Quelli del CNI www.corpodellanobiltaitaliana.it

scrivono:

CORPO DELLA NOBILTA’ ITALIANA

Nella carenza di tutela dei diritti nobiliari da parte dello Stato Italiano, sancita dalla Costituzione della Repubblica, un gruppo di gentiluomini italiani il 3 marzo 1957 costituì il Corpo della Nobiltà Italiana, ente privato che aveva per fine l’accertamento dei diritti storici dei nobili italiani e la loro difesa.

Il Corpo della Nobiltà Italiana, libera associazione dei Nobili Italiani, è articolato in 14 Associazioni Nobiliari Regionali corrispondenti alle 14 circoscrizioni tradizionali previste dall’Ordinamento dello Stato Nobiliare Italiano: Piemonte e Valle d’Aosta; Liguria; Lombardia; Veneto; Trentino Alto-Adige; Venezia Giulia, Istria e Dalmazia; Parma e Piacenza; Modena; Toscana; Romagna; Lazio, Umbria e Marche; Provincie Napolitane; Sardegna; Sicilia.

Il Corpo della Nobiltà Italiana si fuse il 1 gennaio 1980 con l’Unione della Nobiltà d’Italia (costituita il 21 dicembre 1951 con scopi assistenziali e di organizzazione giovanile) assumendone funzioni e scopi.

Il C.N.I. dal 1959 è membro, essendo tra i soci fondatori, della CILANE, Commission d’information et de liaison des associations nobles d’Europe”

La maggior parte delle iniziative dedicate ai propri fini statutari è demandata alle singole Associazioni Regionali, ma anche il CNI organizza a livello nazionale convegni, congressi, studi ed altre attività.

Non è possibile iscriversi al CNI Nazionale, che è una associazione di secondo livello (associazione di associazioni). Chi desideri far parte del CNI o richieda supporto per studi e ricerche deve rivolgersi alla propria Regione di appartenenza.

Il C.N.I. ha sede in Roma.

Ma in verità è sbagliato, dato che NON E’ VERO CHE la REPUBBLICA ITALIANA, non riconosce e tutela I diritti storici delle famiglie nobili italiane!!

In realtà lo fa!

E lo fa attraverso la cognomizzazione del predicato nobiliare spettante, ai sensi del secondo comma della quattord. Disp. Transitoria e finale della Repubblica Italiana, per la quale I predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del nome.

L.L.



10.02.2021

Ma ….si sa che!

E’ notorio che in Italia lo status storico delle famiglie nobili italiane è tutelato dall’attuale Repubblica Italiana, queste ultime attraverso la cognomizzazione del rispettivo predicato nobiliare sulla carta di identità, nonché sul Registro Anagrafico Italiano, acquisendo dunque carattere di ufficialità per l’attuale ordinamento giuridico, nella certezza di tutela dei diritti sanciti dal secondo comma della XIV disposizione transitoria e finale dell’attuale Costituzione Repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 valgono come parte del nome, come infatti richiamato dal vero CNI di cui la pag. www.corponobiliareitaliano.it

Quind il CNI di cui pa. www.corpodellanobiltaitaliana.it è un associazione privata totalmete campata per aria!!!

Ovvero…..fanno finta che la Repubblica non tuteli lo status storico dei nobili (quando invece al contrario sono proprio smentiti dal secondo comma della XIV disposizione transitoria e finale dell’attuale Costituzione Repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 valgono come parte del nome.

A.E.



11.02.2021

E’ vero!!

La Repubblica tutela perfettamente i nobili italiani, e lo fa cognomizzando loro, ai sensi costituzionali il loro predicato sulla carta di identità!!

Prova provata del fatto che sono famiglie nobili!

S.L.







12.08.2021

Per intenderci il predicato feudale (poggiante su un antico titolo nobiliare) era la località geografica sulla quale un casato esercitava storicamente i poteri feudali.

Esempi di predicato nobiliare sono:



  • Luca Cordero di Montezemolo (il predicato è di Montezemolo, ovvero marchesi di Montezemolo).

  • Camillo Benso di Cavour (il predicato è di Cavour, ovvero conte di Cavour).


A.A.



12.02.2021

In foto i padri costituenti della Repubblica Italiana (27 dicembre 1947) firmatari del secondo comma della XIV disposizione transitoria e finale dell’attuale Costituzione Repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 valgono come parte del nome, e sono quindi riconosciuti dall’ attuale ordinamento giuridico che infatti li tutela da abusi e usurpazioni, cognomizzandoli

sulla carta di identità degli aventi diritto.



12.02.2021

Sera, un info.

Sono validi i riconoscimenti nobiliari della Santa Sede?

Grazie D.P.N.


12.02.2021

Sera, un titolo nobiliare riconosciuto dalla Santa Sede (se si riesce mediante il tribunale ecclesiastico) è certamente un riconoscimento prestigioso, emanato da uno stato sovrano riconosciuto universalmente, quindo all’interno della Santa Sede, per il diritto canonico, nonchè a tutti gli effetti, essendo la Santa Sede riconosciuta da tutti gli stati del mondo.

L.P.


13.02.2021

Giorno.

E’ valido un titolo nobiliare riconosciuto dall’Ordine di Malta (SMOM) a famiglie Italiane?

Grazie G.L.


13.02.2021

Un titolo nobiliare riconosciuto a famiglie italiane dall’Ordine di Malta (SMOM) non è valido per l’attuale ordinamento giuridico italiano.

Infatti gli italiani che hanno passaporto e cittadinanza italiana, devono essere in regola con le leggi della Repubblica Italiana (relativamente alla cognomizzazione del predicato nobiliare sulla carta di identità), e prima del Regno d’Italia.

Quegli italiani ………….che non sono in regola con le leggi della Repubblica Italiana (relativamente alla cognomizzazione del predicato nobiliare sulla carta di identità), e prima del Regno d’Italia, ricorrono spesso a farsi riconoscere un titolo nobiliare dall’Ordine di Malta (entrando come cavalieri con prove di nobiltà coi due quarti o quattro quarti).

Ma …….in verità questi titoli nobiliari emanati dall’ordine di Malta, sono riconoscimenti fini a se stessi!

Infatti gli italiani che hanno passaporto italiano, devono essere in regola con le leggi dello stato italiano, cioè Regno d’Italia ieri, e Repubblica Italiana oggi (attraverso la cognomizzazione del predicato nobiliare sulla carta di identità ai sensi della Costituzione Repubblicana.

Costoro infatti pur essendo …..cavalieri di Malta, hanno pur sempre passaporto ITALIANO, quindi sono soggetti alle leggi e regolamenti italiani.

Per la Repubblica Italiana sono dunque riconosciuti nobili nel loro status storico, solo quelle casate che hanno cognomizzato sulla carta di identità il rispettivo predicato feudale, ai sensi infatti del secondo comma della XIV disposizione transitoria dell’attuale costituzione repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del nome.

Per intenderci il predicato feudale (poggiante su un antico titolo nobiliare) era la località geografica sulla quale un casato esercitava storicamente i poteri feudali. I Predicati nobiliari sono chiariti anche nel D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 641 che indica il predicato feudale come “il nome di antico feudo o possesso territoriale che si unisce al titolo nobiliare”.

Grazie G.L.


13.02.2021

Confermo!!

L’Ordine di Malta non è Italia!

E’ uno stato estero!

Chi ha passaporto Italiano, deve essere in regola con le leggi italiane.

I nobili italiani per lo stato italiano devono dunque avere il predicato nobiliare sulla carta di identità, emanato dal Ministero dell’Interno!

E’ la costituzione Repubblicana che lo prevede, ai sensi infatti del secondo comma della XIV disposizione transitoria dell’attuale costituzione repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del nome.

S.E.


14.02.2021

Confermo!

Chi ha passaporto Italiano, deve essere in regola con le leggi italiane.

Coloro che hanno goduto anticamente dello status nobiliare, devono dunque avere il predicato nobiliare cognomizzato sulla propria carta di identità, ai sensi del secondo comma della XIV disposizione transitoria dell’attuale costituzione repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del nome.

G.T.




In foto la sentenza della cognomizzazione del Predicato Nobiliare rilasciata dalla Repubblica Italiana su cartellina azzurra con clichet in oro.



14.02.2021

Vero!

Le casate italiane riconosciute nel loro status storico, ufficialmente dalla Repubblica Italiana, vengono infatti trascritte col rispettivo predicato nobiliare nel Registro Anagrafico nazionale (prova ufficiale del riconoscimento di stato), ai sensi del secondo comma della XIV disposizione transitoria dell’attuale costituzione repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del nome.

E’ la costituzione Repubblicana che lo sancisce.

A.E.


14.02.2021

Confermo anch’io!!

Le famiglie nobili italiane riconosciute ufficialmente dalla Repubblica Italiana nei loro diritti storici, vengono quindi trascritte col rispettivo predicato nobiliare nel Registro Anagrafico nazionale (prova ufficiale del riconoscimento di stato).




15.02.2021

Salve a tutta la comunity.

Ho seguito la discussione.

Ma allora ……...i cavalieri italiani ricevuti con titoli nobiliari nell’Ordine di Malta non sono riconosciuti nei loro diritti storici dallo stato Italiano?

Grazie.

L.B.


15.02.2021

Rispondo a L.B.

E’ ovvio!

E’ la legge della Repubblica Italiana!

Tutti i cavalieri che hanno passaporto italiano, ricevuti con prove di nobiltà nell’Ordine di Malta, non saranno riconosciuti nei loro diritti storico-nobiliari dalla Repubblica Italiana, finché non cognomizzato sulla propria carta di identità, il proprio predicato feudale, ai sensi del secondo comma della XIV disposizione transitoria dell’attuale costituzione repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del nome!

A.D.C.


15.02.2021

Rispondo a L.B.

Veramente ………...è una cosa che si sa dal 1 gennaio 1948 (entrata in vigore della costituzione Repubblicana).

Per l’attuale stato Italiano, sono riconosciuti nei loro storici diritti nobiliari, solo coloro gli italiani che hanno cognomizzato sulla propria carta di identità, il proprio predicato feudale, ai sensi del secondo comma della XIV disposizione transitoria dell’attuale costituzione repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del nome!

L.C.





15.02.2021

Salve.

Aggiungo che il predicato nobiliare riconosciuto dalla Repubblica Italiana ai sensi del secondo comma della XIV disposizione transitoria dell’attuale costituzione repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del nome, viene aggiunto anche su tutti gli altri documenti, ovvero TESSERA SANITARIA, PASSAPORTO, PATENTE, ecc. ecc.

S.E.





16.02.2021

Sera, in pratica oggi la CARTA DI IDENTITA’ rilasciata dal MINISTRO DELL’INTERNO della REPUBBLICA ITALIANA, è il documento che prova che il possessore appartiene alla nobiltà di origine feudale (tant’è che infatti lo stato gli ha cognomizzato il predicato feudale su un documento ufficiale), ai sensi del secondo comma della XIV disposizione transitoria dell’attuale costituzione repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del nome, viene aggiunto anche su tutti gli altri documenti, ovvero TESSERA SANITARIA, PASSAPORTO, PATENTE, ecc. ecc.

A. P.


15.02.2021

Rispondo a L.B.

Veramente ………...è una cosa che si sa dal 1 gennaio 1948 (entrata in vigore della costituzione Repubblicana).

Per l’attuale stato Italiano, sono riconosciuti nei loro storici diritti nobiliari, solo coloro gli italiani che hanno cognomizzato sulla propria carta di identità, il proprio predicato feudale, ai sensi del secondo comma della XIV disposizione transitoria dell’attuale costituzione repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del nome!

L.C.


15.02.2021

Salve.

Aggiungo che il predicato nobiliare riconosciuto dalla Repubblica Italiana ai sensi del secondo comma della XIV disposizione transitoria dell’attuale costituzione repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del nome, viene aggiunto anche su tutti gli altri documenti, ovvero TESSERA SANITARIA, PASSAPORTO, PATENTE, ecc. ecc.

S.E.


15.02.2021

In pratica oggi come oggi, in Repubblica l’elemento probatori che prova che una famiglia ha goduto di nobiltà storicamente, è proprio la carta di identità!

In essa deve essere presente il predicato nobiliare riconosciuto dalla Repubblica Italiana ai sensi del secondo comma della XIV disposizione transitoria dell’attuale costituzione repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del nome.

S.L.




15.02.2021

Salve, interessante disc.

Solo per aggiungere che è proprio così!!

Oggi come oggi la Repubblica riconosce e tutela le sole casate che hanno cognomizzato sula carta di identità il proprio predicato nobiliare, ai sensi del secondo comma della XIV disposizione transitoria dell’attuale costituzione repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del nome, con sentenza del Tribunale.

In foto una tipica sentenza del Tribunale di Milano emessa nel 2019 relativa alla cognomizzazione di un avente diritto.

In fede P.L.N.



16.02.2021

Sera, in pratica oggi la CARTA DI IDENTITA’ rilasciata dal MINISTRO DELL’INTERNO della REPUBBLICA ITALIANA, è il documento che prova che il possessore appartiene alla nobiltà di origine feudale (tant’è che infatti lo stato gli ha cognomizzato il predicato feudale su un documento ufficiale), ai sensi del secondo comma della XIV disposizione transitoria dell’attuale costituzione repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del nome, viene aggiunto anche su tutti gli altri documenti, ovvero TESSERA SANITARIA, PASSAPORTO, PATENTE, ecc. ecc.

A. P.


16.02.2021

Sera, in pratica oggi la CARTA DI IDENTITA’ rilasciata dal MINISTRO DELL’INTERNO della REPUBBLICA ITALIANA, è il documento che prova che il possessore appartiene alla nobiltà di origine feudale (tant’è che infatti lo stato gli ha cognomizzato il predicato feudale su un documento ufficiale), ai sensi del secondo comma della XIV disposizione transitoria dell’attuale costituzione repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del nome, viene aggiunto anche su tutti gli altri documenti, ovvero TESSERA SANITARIA, PASSAPORTO, PATENTE, ecc. ecc.

A. P.


16.02.2021

Concordo!

Oggi con Repubblica Italiana, la CARTA DI IDENTITA’ rilasciata dal MINISTRO DELL’INTERNO è la prova provata che chi abbiamo difronte, è veramente chi dice di essere, dato che ha avuto un riconoscimento ufficiale dello stato, ai sensi del secondo comma della XIV disposizione transitoria dell’attuale costituzione repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del nome.

P.L.




16.02.2021

E …..beh è logico!

La CARTA DI IDENTITA’ è un documento ufficiale dello stato!

Lo dice la stessa parola CARTA DI IDENTITA!

Viene rilasciata dal Ministero dell’Interno!


16.02.2021

La Repubblica Italia, insieme a quella Francese è la sola Repubblica che ha delle disposizioni costituzionali per la tutela delle famiglie nobili che hanno goduto storicamente di titoli nobiliari di origine feudale.

La Germania, l’Austria, ecc. ecc. non hanno questo tipo di tutela storica del predicato nobiliare.

A.E.


16.02.2021

Vero!

Per lo stato Repubblicano, sono nobili solo coloro che hanno cognomizzato il predicato nobiliare sulla loro carta di identità ai sensi costituzionali.

Esempio se un Giovanni Visconti di Modrone, non si fa riconoscere il predicato feudale di Conte di MODRONE sulla sua CARTA DI IDENTITA’, per la Repubblica Italiana lui rimane solo Conte di Modrone per il Regno, ma non per la Repubblicas.

La cosa è spiegata anche sulla pag.

https://it.wikipedia.org/wiki/Predicato_(onomastica)

S.C.


16.02.2021

Giorno, il riconoscimento dei predicati poggianti sui titoli nobiliari di origine feudale è spiegato meglio alla pag. http://www.corponobiliareitaliano.it/?p=riconoscimento-di-stato

E.A.



17.02.2021

Giorno, anch’io mi sono fatto riconoscere il predicato nobiliare dalla Repubblica Italiana, con sentenza del tribunale di Bologna.

In foto il mio riconoscimento.

A.


17.02.2021

Salve, bel forum.

E’ risaputo!

Oggi se si vuol essere riconosciuti ufficialmente nei propri diritti storici, l’unica, sola, via ufficiale, è quella di cognomizzare il proprio predicato nobiliare sulla propria carta di identità.

Lo stato è lo stato!

S.R.


17.02.2021

B. pomeriggio.

Ma non c’è anche l’ordine di Malta che riconosce nobiltà?

Grazie.

L.P.


17.02.2021

Errato.

L’ORDINE DEI CAVALIERI DI Malta (SMOM), non è lo stato Italiano.

I cittadini con passaporto italiano, devono essere in regola con le leggi e regolamenti dello stato Italiano.

Per la nobiltà italiana valgono dunque i provvedimenti del Regno d’Italia, ieri.

E i predicati aggiunti al cognome sulla carta di identità, oggi.

S.R.


17.02.2021

Corretto.

L’ordine di Malta è un ordine cavalleresco, che non c’entra nulla con l’Italia.

Chi è Italiano, deve essere in regola con le leggi Italiane, PER QUANTO CONCERNE PREDICATI E TITOLI.

D.E.


17.02.2021

I padri costituenti della repubblica Italiana decisero di tutelare le casate italiane, creando il secondo comma della XIV disposizione transitoria dell’attuale costituzione repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del nome.

La nostra patria, la nostra storia, tra passato e presente!!

S.E.








Sopra un provvedimento di cognomizzazione del 1998, come si vede la formula lessicale delle sentenze dello stato non è cambiata.


18.02.2021

Giorno, bel forum.

Ma non era anche questo CNI del sito www.corponobiliareitaliano.it a riconoscere i titoli nobiliari?

Grazie.

L.P,


18.02.2021

Tutti gli studiosi seri sanno che i titoli nobiliari, così come i predicati feudali, possono essere riconosciuti e quindi certificati ufficialmente, unicamente dallo stato Italiano!

Ieri col Regno d’Italia, oggi con la Repubblica.

Il CNI del sito www.corponobiliareitaliano.it è perfettamente in linea con le leggi dello stato Italiano, dato che ammette tra i soci, solo coloro che hanno un riconoscimento nobiliare del Regno d’Italia, o della Repubblica Italiana, tramite secondo comma della XIV disposizione transitoria dell’attuale costituzione repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del nome.

P.P.


18.02.2021

Buondì!

Interessante.

Solo per dire che ….temo che il CNI a cui si riferisce il signore, non è questo di cui pag. www.corponobiliareitaliano.it che è conforme alle leggi dello stato, come riportato sulla pag.

Il CNI a cui si riferisce L.P. è invece quello di cui pag. www.corpodellanobiltaitaliana.it

Un ente privato nostalgico, rimasto fermo allo statuto Albertino!

Fuori cioè dall’attuale arco costituzionale!

F.G.


18.02.2021

Hhaahahahahah….

Ma come fa il CNI di cui pag. www.corpodellanobiltaitaliana.it

a tutelare i diritti storici delle casate italiane, se questo ESCLUSIVO compito lo fa già la Repubblica Italiana, attraverso il secondo comma della XIV disposizione transitoria dell’attuale costituzione repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del nome.

Più tutela di così!!

Cioè è lo stato!

P.P.


18.02.2021

E ma….infatti è una ridicolagine!!

Quattro privati, si vogliono sostituire allo stato enlla tutela dei diritti storici delle casate italiane, quando per COSTITUZIONE è la Repubblica la sola che ufficialmente lo fa, attraverso i suoi tribunali, ovvero…….attraverso il secondo comma della XIV disposizione transitoria dell’attuale costituzione repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del nome.

Non a caso il Corpo Nobliare Italiano (CNI) di cui pag. www.corponobiliareitaliano.it NON si sostituisce allo stato nella tutela storica delle casate.

Che poi…….. è il solo che si chiama Corpo Nobiliare Italiano CNI), dato che il CNI di cui il sito www.corpodellanobiltaitaliana.it

in verità si chiama ALLEANZA NAZIONALE CORPO DELLA NOBILTA’ ITALIANA, quindi ACNI come peraltro scritto sul loro statuto.

S.E.


19.02.2021

Assurdo!!

LO STATO è LO STATO!

D.S.




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